Differenza tra malta, calce e calcestruzzo

Home | News | Differenza tra malta, calce e calcestruzzo

Nel campo dell’edilizia e del restauro, i termini malta, calce e calcestruzzo sono spesso utilizzati, a volte interscambiati, ma presentano caratteristiche e usi distinti. Comprendere le differenze tra questi materiali è fondamentale per scegliere il prodotto giusto in base alle esigenze specifiche di un progetto. Il presente articolo esplorerà le definizioni, le composizioni e gli utilizzi principali di malta, calce e calcestruzzo, fornendo una guida chiara per professionisti e appassionati.

 

Malta: cos’è e come si fa

La malta è una sostanza pastosa che ha la proprietà di indurire e di aderire ai materiali da costruzione; utilizzata principalmente per la realizzazione di murature, intonaci e finiture, è composta da aggregati (sabbia, cocciopesto, pozzolane), un legante (calce, cemento o una combinazione di entrambi) e acqua. La miscelazione di questi elementi permette alla malta di indurirsi e diventare una massa solida e resistente.

Le principali tipologie di malte presenti sul mercato sono malte a calce, malte cementizie e malte “bastarde” in cui vengono utilizzati sia la calce che il cemento.

Per preparare la malta occorrono:

  • Aggregati: sabbia pulita e priva di detriti e impurità, cocciopesto, pozzolane;
  • Calce / cemento: a seconda del tipo di malta che si desidera preparare;
  • Acqua: pulita, priva di sostanze chimiche o contaminanti.

Miscelazione:

  1. Misurare accuratamente le proporzioni degli ingredienti. Una formula comune è 1 parte di legante e 3 parti di aggregato.
  2. Mescolare prima gli aggregati e il legante fino a ottenere una miscela omogenea.
  3. Aggiungere gradualmente l’acqua alla miscela secca, mescolando continuamente fino a ottenere una consistenza pastosa e lavorabile. La quantità di acqua necessaria può variare, quindi è importante aggiungerla poco alla volta.

 

Calce: cos’è e a cosa serve

Per calce si intende generalmente e storicamente la calce aerea; la calce è un legante antichissimo ottenuto dalla calcinazione di pietre calcaree (carbonato di calcio) più o meno pure, cotte ad una temperatura compresa tra i 900°C e 1.100°C. Si presenta in due forme principali:

  • Calce viva (ossido di calcio, CaO): prodotta dalla cottura del calcare. Questa forma di calce è altamente reattiva e quando viene a contatto con l’acqua reagisce violentemente producendo calore e formando calce idrata.
  • Calce idrata o calce spenta (idrossido di calcio, Ca(OH)2) si ottiene aggiungendo acqua alla calce viva in un processo chiamato idratazione o spegnimento; è una polvere bianca meno reattiva rispetto alla calce viva.

Già in epoca antichissima la calce spenta veniva utilizzata come legante mista con pozzolane e cocciopesto per la preparazione di malte, intonaci e finiture pozzolaniche. Apprezzata per la sua capacità di migliorare la lavorabilità e la traspirabilità delle malte, oltre che per le sue proprietà antibatteriche e di resistenza ai sali. Ideale per il restauro di edifici storici per la sua compatibilità con i materiali antichi.

 

Calcestruzzo: cos’è e come si fa

Il calcestruzzo come viene impiegato oggi è un materiale da costruzione composto principalmente da cemento, aggregati (sabbia e ghiaia) e acqua. Viene utilizzato ampiamente nella costruzione di edifici, strade, ponti e altre infrastrutture.

La composizione del calcestruzzo varia sensibilmente in base alle finalità d’uso. Comunemente si mescolano: 1 parte di cemento con 3-4 parti di sabbia e ghiaia.

Il calcestruzzo moderno è molto diverso dal calcestruzzo romano noto anche come “Opus Caementicium” utilizzato nell’antica Roma, famoso per la sua durabilità e le proprietà uniche che gli hanno permesso di resistere per millenni. L’Opus Caementicium si compone di calce, pozzolana, cocciopesto, sabbia ed acqua. La sua composizione e i metodi di produzione differiscono notevolmente dal calcestruzzo moderno.

 

Differenza tra calce e cemento

La calce e il cemento sono entrambi utilizzati nei materiali da costruzione come leganti, hanno cioè la capacità di indurirsi dopo aver reagito chimicamente con l’acqua; ma hanno composizioni chimiche, proprietà e applicazioni diverse.

La calce è un legante antico ottenuto dalla cottura di calcari più o meno puri a temperature comprese tra i 900 e i 1.100°C. Veniva utilizzato già in epoca antichissima (i primi reperti risalgono a 14-15 mila anni fa) per la realizzazione di malte, pavimenti, intonaci e finiture. Avendo un ph molto elevato ha proprietà antibatteriche ed è inoltre altamente traspirante. Viene ancor oggi utilizzato per la produzione di malte impiegate in interventi di restauro e bioedilizia.

Il cemento o clinker è un legante moderno (1824 brevetto del cemento Portland) ottenuto dalla cottura di marne naturali o miscele di calcari e argilla, a temperature comprese fra i 1200 e i 1500°C. Il cemento è il legante maggiormente impiegato per le costruzioni di murature nelle opere moderne. Esistono diverse tipologie di cemento in commercio, tutti additivati con gesso come regolatore di presa. Se il cemento è prodotto da marne naturali, cotto a temperature inferiori ai 1200°C, si definisce “calce idraulica naturale”.

 

Differenza tra malta e cemento

La malta è un materiale da costruzione composto da aggregati, un legante ed acqua. Il legante può essere calce, cemento, oppure una combinazione di entrambi. La malta è quindi il materiale finale, il cemento un legante di partenza. La malta può essere di vario tipo, a seconda del legante di cui è composta: malta a calce, malta cementizia e malta “bastarda” in cui vengono utilizzati sia la calce che il cemento.

Il cemento è il legante maggiormente impiegato per la realizzazione di malte e calcestruzzi nell’edilizia contemporanea; la sua produzione ha un impatto negativo nella produzione di CO2. I tipi di cemento in commercio sono: il cemento d’altoforno, il cemento pozzolanico, il cemento Portland, il cemento bianco. Tutti questi tipi di cemento sono additivati con gesso con funzione di regolatore di presa. Il gesso (solfato) è assolutamente indesiderato nell’opera di restauro; per questo, in tali interventi, è necessario impiegare malte a calce.

 

Differenza tra malta e calcestruzzo

La differenza principale tra malta e calcestruzzo sta nella composizione e nell’uso: la malta è composta principalmente da aggregati, calce e/o cemento ed acqua. È una miscela più fine e meno resistente rispetto al calcestruzzo. Utilizzata comunemente per la realizzazione di murature, l’intonacatura e lavori di finitura.

Il calcestruzzo è composto da sabbia, ghiaia o pietrisco, cemento ed acqua. È una miscela più robusta e resistente rispetto alla malta. Viene impiegato per la costruzione di fondamenta, pavimentazioni, strutture di supporto ed altri elementi costruttivi che richiedono una maggiore resistenza strutturale.

Prodotti per il
restauro edile

Malte, intonaci, rasanti, tonachini e tinteggi specifici per il risanamento, la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici storici.

Prodotti per il
restauro artistico
e archeologico

Materiali specifici per il restauro, l’integrazione, il consolidamento di intonaci, pitture murali, elementi lapidei, reperti archeologici e opere musive.

Prodotti per la
bioedilizia

Malte, intonaci, rasanti e finiture minerali traspiranti biocompatibili ed ecosostenibili esenti da sostanze dannose per la salute e l’ambiente.