Restauro e conservazione dei beni culturali, gli intonaci

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restauro e conservazione dei beni culturali

Un problema che si presenta di frequente quando ci si occupa di restauro e conservazione dei beni culturali è quello di un nuovo intonaco che può avere una durata inferiore a quella di un intonaco vecchio. Come mai si presenta questa situazione? Le motivazioni possono essere diverse, a partire da interventi incompatibili che possono aver minato l’integrità del restauro, sia per quanto riguarda la pulizia che per quanto concerne la tipologia di restauro stessa, che include quindi anche la tipologia dei prodotti utilizzati.

Restauro e conservazione dei beni culturali, quali accorgimenti

Ci sono degli accorgimenti che si dovrebbero sempre prendere prima di intervenire su un bene culturale. Per esempio, prima di effettuare degli interventi sugli intonaci e sulle coloriture è bene conoscere il tipo di legante che è stato utilizzato, quindi se calce aerea, cemento o calce idraulica.
Ci si deve poi chiedere che tipo di aggregato è stato utilizzato nell’impasto e quindi quale tipo di rapporto vi è tra l’uno e l’altro in modo da poter valutare il grado di compattezza, rigidezza e fragilità dell’impasto stesso.
Prima di intervenire con un restauro e conservazione dei beni culturali è sempre consigliato fare un’attenta valutazione in modo da conoscere eventuali fenomeni legati al dissesto strutturale o a forme di degrado dei materiali. Si devono poi monitorare attentamente fenomeni quali la presenza di risalita dell’umidità.

Meglio conservare gli intonaci originali

Quando alla fine si si interviene, di prassi, è sempre preferibile optare per le operazioni che hanno come obiettivo quello della conservazione degli intonaci originali e di quelle che sono le eventuali coloriture superstiti. In questo caso si può optare per la stesura di velature che non siano coprenti a base di latte di calce e pigmenti naturali.
In alternativa si possono scegliere dei colori ai silicati che siano però compatibili con i supporti già esistenti. Tra gli interventi che possono essere considerati compatibili vi è anche il rappezzo e la riadesione dell’intonaco originale, così come la sigillatura di eventuali lesioni.
Se vengono utilizzate le giuste tecniche e i prodotti migliori, l’intervento può garantire una buona durata.

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