Rinforzo pilastri in cemento armato: principi e tecniche di realizzazione

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L’importanza di rinforzare i pilastri

Per capire a fondo come e con quali materiali fossero state realizzate le opere architettoniche antiche e farne tesoro per la nostra epoca è stato necessario un vero e proprio lavoro di ricerca al quale anche il nostro team ha preso parte negli anni. In particolare Gilberto Quarneti di queste ricerche ne ha fatto una vera e propria “Bottega” di Mastro Gilberto, nella quale si avverte la forte volontà di diffondere stili e pensieri degli antichi. I suoi testi rappresentano la riscoperta di un modo antico di lavorare e nel suo laboratorio egli si occupa di testare personalmente da sempre tutto ciò che riguarda la preparazione dei materiali e le tecniche d’uso descritte nei testi suddetti.
In questo articolo ci occuperemo in particolare del metodo che consigliamo ai nostri clienti per migliorare l’architettura portante della propria abitazione: il rinforzo dei pilastri in cemento armato mediante l’impiego di malte naturali compatibili con i materiali utilizzati nel passato.

Perché rinforzare i pilastri?

Molte delle strutture presenti in Italia sono state costruite in periodi antichi e con materiali che sicuramente non possiedono le qualità di quelli odierni. Per questo motivo e per la possibilità che questi materiali siano andati incontro ad un progressivo processo di degradazione mettendo a rischio l’integrità della vostra abitazione, vi consigliamo di realizzare periodici restauri degli elementi portanti delle vostre case.
Un’altra motivazione che potrebbe spingervi ad effettuarne un restauro o perlomeno un controllo sono i terremoti. A causa dello spostamento della crosta terrestre, essi, causano molti danni alle strutture presenti sul territorio colpito ed in particolar modo ai pilastri portanti che solitamente, nelle pratiche di primo intervento, sono i primi ad essere rinforzati per continuare a svolgere correttamente la propria funzione, ovvero sorreggere l’edificio.

Tecniche di intervento

Le tecniche di consolidamento che vengono attuate per queste tipologie di lavoro sono di diverso tipo. Inizialmente e per molti anni si è pensato che il calcestruzzo armato potesse avere una vita eterna ma non è così dal momento che entrambi i materiali che lo compongono (calcestruzzo e acciaio) sono soggetti a problematiche legate all’età che ne compromettono la resistenza.
Uno dei modi per rinforzare i pilastri di una abitazione in cemento armato consiste nell’applicare tessuti o lamine in materiale fibrorinforzante a matrice polimerica (FRP). Questa matrice è composta da resine termoindurenti e molto raramente in poliestere e l’effetto che si ottiene con il suo utilizzo corrisponde ad un aumento della quantità dell’armatura tesa del pilastro. Le fibre sono posizionate lungo la direzione longitudinale del pilastro e al fine di evitarne un possibile distacco vengono aggiunte fasce di confinamento. Inoltre proponiamo ai nostri clienti anche altre tecniche che consistono nell’uso di diversi materiali come la calce idraulica pozzolanica che, in seguito ad una particolare modifica ottenuta mediante specifiche pozzolane naturali, consente di ottenere elevate prestazioni meccaniche anche in totale assenza di cemento.

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